E' vero che far bollire l'acqua serve per depurarla?
Pubblicato da GocciaSana in Lo sapevi che...? · 12 Marzo 2019
Tags: acqua, ebollizione, purificazione, residuo, fisso, calcare, conducibilità, elettrica, depuratore
Tags: acqua, ebollizione, purificazione, residuo, fisso, calcare, conducibilità, elettrica, depuratore
Molte persone hanno la consuetudine di portare all'ebollizione l'acqua con lo scopo di "depurarla". Ma questa abitudine ha fondamenti scientifici e serve realmente per depurare l'acqua del rubinetto oppure è assolutamente inutile? Ecco la verità:
Molto spesso, l'acqua che esce dai rubinetti risulta sgradevole al gusto e all'olfatto, questo ci porta a comprare ingombranti bottiglie che oltre a essere costose non sono certo la scelta più ecologica. Inoltre, continuiamo comunque a utilizzare l'acqua del rubinetto per cucinare, con la convinzione che tanto "se bolle si purifica". Come ogni leggenda che si rispetti, c'è un fondamento di verità: con le alte temperature, una parte dei batteri viene eliminata. Allora problema risolto? Niente affatto!
Infatti, ci sono diverse sostanze nocive che rimangono nell'acqua e che anzi, diventano ancora più concentrate (pensiamo ad esempio alle lunghe cotture come il brodo, con l'ebollizione si sostituisce man mano l'acqua che evapora con l'aggiunta di altra acqua, questo farà si che le sostanze sgradevoli saranno ancora più concentrate e meno diluite a pari quantità di acqua).
Agenti inquinanti come Pfas, sostanze chimiche, metalli pesanti e calcare sfortunatamente non vengono rimossi con il calore, infatti ti sarà certamente capitato di notare degli aloni attorno alle pentole dopo aver fatto bollire dell'acqua.
Se tu provassi a cucinare usando l'acqua purificata da un depuratore d'acqua a osmosi inversa o a microfiltrazione, ti renderesti subito conto della differenza: l'acqua rimane limpida anche dopo l'ebollizione, e non vedresti più quelle sgradevoli macchie attorno alla tua pentola!
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